Il settore delle startup è in controtendenza.
27 Gennaio 2021 - Il 2020 è stato sicuramente un annus horribilis per l’economia in generale, ma il settore delle startup si è rilevato in controtendenza. Con le varie difficoltà lavorative causate dalla pandemia, l’imprenditoria nell’innovazione risulta come una via di uscita e di speranza. La delegazione italiana di 53 startup, al recente CES2021 ne è stata una prova tangibile anche in ambito internazionale.
Startup italiane al CES2021
Il CES 2021 di Las Vegas è un appuntamento di riferimento internazionale per cogliere in anteprima le nuove tendenze a livello mondiale in ambito di innovazione tecnologica. Nell’edizione di quest’anno, che si è svolta pochi giorni fa, l’Italia è risultata protagonista in maniera più netta rispetto alle passate. Il nostro Paese ha presentato idee per differenti settori: stampanti 3D, tecnologie 5G, blockchain, cloud computing, IoT, robotica, wearables, progetti per la digital health e molto altro.
Effetti pandemia
Purtroppo anche questo settore ha risentito della pandemia mondiale. Stando ai dati registrati dall’Osservatorio Startup Hi-Tech del Politecnico di Milano si registra una leggera flessione del 2% rispetto al 2019. Un rallentamento senza dubbio, ma quasi insignificante se paragonato ad altri settori economici. Se guardiamo per esempio i dati al registro delle startup innovative gestito dalle Camere di Commercio, vediamo oltre 1.300 nuove startup e PMI innovative. L’Italia registra, secondo i dati diffusi da VC Hub Italia ed Ernst&Young, che il 58% delle startup ha aumentato gli occupati, il 27% ha registrato una crescita dei ricavi e il 32% ha avuto un aumento di domanda. Un settore in sostanziale crescita rispetto al 2019, nonostante il Covid.
Cresce il crowdfunding, scende lo spread
Per avere una visione più complessiva, StartupItalia ha rielaborato gli ultimi dati sul campo del crowdfunding. Si registrano trend positivi sulla piattaforma di investimento Equity Crowfunding che nell’ultimo anno è passata dai 65 milioni agli oltre 80 (+23%). Con una media di investimento per persona che si è alzata fino a 20mila euro. Sono aumentate anche le campagne che hanno avuto successo: passate da 17mila nel 2019 a circa 20mila nel 2020.
La crescita maggiore in assoluto è stata quella del crowdfunding immobiliare che ha chiuso l’anno quasi raddoppiando la raccolta nel 2020 con oltre 65 milioni di euro (35 nel 2019). Sono oltre 683 i milioni di euro investiti complessivamente nel settore. Un dato che dimostra la fiducia che l’Italia ha acquisito anche dall’investitore estero. Non è un caso che nelle ultime settimane lo spread tra Btp e Bund tedeschi abbia sfiorato quota 100, la più bassa dal dicembre 2015.
Altri numeri positivi delle startup
Il settore delle startup nel 2020 ha toccato vari settori, dai servizi per le imprese (73,6%) al manifatturiero (17,7%) e nel commercio per il 3,2%. Oltre ai dati economici e di settore, risultano interessanti anche i dati che ci mostrano la buona percentuale di giovani impiegati (18,6% sul totale delle startup) e la collocazione geografica. Seppur la Lombardia la fa da padrone (27,3%), si registrano poi Lazio (11,5%), Veneto (8,4%), Campania (8,2%) ed Emilia Romagna (7,9%), si ha una diffusione nel complesso nazionale, seppur non omogenea.
Agevolazioni governative nel settore startup
Va ricordato che il settore ha impiegato oltre 60mila professionisti nel 2020, come visto in crescita rispetto all’anno precedente. I fattori alla base di questa propensione per l’innovazione tecnologica nel nostro Paese sono diversi. Uno dei principali e più influenti risulta essere l’investimento di 1 miliardo di euro del Governo italiano con l’Italian Startup Act. I suoi effetti sembrano aver coinvolto 440 startup italiane. Un’operazione possibile, grazie agli incentivi fiscali sulle attività di ricerca e sviluppo e sugli investimenti.
Stesse tendenze del settore startup nel mondo
Bisogna ammettere che questa tendenza positiva del settore dell’innovazione e delle startup è mondiale. Infatti nel 2020 la crescita è stata confermata anche dall’entrata più che convincente di AirBnb e DoorDash a Wall Street. Anche nel mercato di crowdfunding europeo si è registrato un balzo in avanti, passando dagli 1,8 miliardi del 2019 ai 2,3 del 2020. Il mercato globale del crowdfunding è stato calcolato a 14,2 miliardi di dollari nel 2019 e dovrebbe raggiungere i 28,8 entro il 2025, nonostante il Covid sembra non aver modificato questa tendenza.
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